venerdì 23 novembre 2012

Post di cordiale protesta per l'impedimento nel caricamento delle foto.

Blogger del cazzo.

#19

Continua a nevicare, continua a fare freddo, e mi sono pure ammalata. Uno stupido raffreddore, ma avere un raffreddore con -20 è una cosa paralizzante. Yeah!
Tra l'altro, mi sono presa questo maledetto raffreddore Martedì, all'Agribition di Regina. Il mio preside ha praticamente moralmente obbligato ogni exchange student ad andarci.
Per chi non sapesse cosa sia l'Agribition, faccio un copia/incolla di quello che ho scritto alla Bea, perché non saprei descriverlo in nessun altro modo.
Immaginatevi mucche, mucche, e ancora mucche, intervallate da vecchi cowboy che sputano tabacco e urlano YAAA-OOOOH!
Questa è l'Agribition.
Con l'immancabile brezza di merda di mucca, ovviamente.
Però c'era anche un toro meccanico in una delle millemila farms, e l'avrei decisamente provato non fosse stato per il fatto che costava 10$, che può sembrare poco, ma non ho nemmeno quelli da spendere: devo risparmiare!
E okay, non ho risparmiato per comprare gli stivali, ma quelli mi servivano. Seriamente.
L'unica cosa che mi è piaciuta dell'Agribition (perché, davvero, davvero non c'è niente di bello da dire su quella roba) è stata la poutine. Ancora lei, e diventa ogni volta più buona! Ho anche provato uno sno-cone, ma preferisco le granite. Ed io ammetto di essere un genio a prendere uno sno-cone con -10 e un raffreddore.
Il viaggio di ritorno è stato fantastico però, perché ho scoperto che G., l'exchange brasiliano, ha dei gusti fantastici in fatto di musica, quindi ci siamo messi a cantare in tremila accenti sbagliatissimi i RHCP. Lui va pure a vederli a Winnipeg settimana prossima, non è giusto!
Comunque, il giorno dopo a scuola era il PJ Day, ovvero: a scuola in pigiama!
Da una parte è stato divertente, dall'altra completamente disturbante: vedere un'intera scuola in pigiama è strano. Ma strano strano.
Coomunque, sono anche andata a fare del semi-serio Christmas Shopping. Ovviamente, non ho ancora finito, perché non mi poteva capitare una famiglia più difficile a cui fare regali.
Per ora ho concluso:
S: Pirottini per cupcake a forma di fiore, due tagliabiscotti (perché le piace cucinare e le piacciono i fiori. Mamma mia quanta fantasia che ho.)
A: Orecchini. Ma le prenderò anche un anello e qualche smalto per le unghie (perché sembra una bambina a Gardaland quando nomini "smalto".)
N: Che cazzo ne so, gli piacciono solo fucili e camioncini!

Random things time!
Mi sono fatta il piercing all'orecchio insieme ad A. Ma shhh, la BEC non lo sa.
Oggi sono andata in visibilio davanti alle forbici di M., exchange giapponese, che sembrano una penna, ma sono forbici!

venerdì 16 novembre 2012

#18


E questo sarà l'inizio di un lungo inverno.
Perché qui l'inverno non arriva a Dicembre, ma a Ottobre/Novembre, con la prima grande nevicata!
Ora, la neve. Parliamone.
E sì, aveva già nevicato, ma non era rimasta: Venerdì ha nevicato. Tanto. É andata avanti per giorni, e oggi la situazione non è molto cambiata anche se ha smesso di nevicare.
Ovviamente, tutta presa dall'eccitazione, sono andata fuori subito a fare foto con Ronald: cazzata. La più grande cazzata che abbia mai fatto.
Per fare foto, dovevo togliermi i guanti, e togliendomi i guanti, le mie mani hanno rischiato la necrotizzazione. Ed io ovviamente non me ne sono accorta perché ero tutta presa a maledire quei cazzo di ISO.
Me ne sono accorta dopo, quando ormai non potevo nemmeno più cliccare un pulsante.
Sono anche parecchio pigra in questi giorni, quindi non ho scaricato le foto sul computer, quindi accontentatevi di quelle col cellulare.
Anzi no, perché blogger è stupido e non mi carica nemmeno quelle. Sorry. Pace.
Cooomunque, faceva talmente freddo che potevo vedere il mio respiro pure dentro casa, e sì, avevo fatto una foto pure a quello!
Ah, ho anche preparato la polenta alla mia host family, ma mi hanno detto che gli ricordava una specie di semolino che mangiavano a colazione da piccoli con lo sciroppo d'acero. Great.
Per me era come se avessero bestemmiato.
Con la neve, oltre che l'inizio dell'inverno, è anche l'inizio del toboaggening! Non so se l'ho scritto giusto, ma non ho voglia di Googlarlo.
La prima volta che mi hanno detto: "Tomorroe we're going toboaggening!"
La mia risposta è stata: "Great! I love toboshdfjkdning!"
Ovviamente, non avevo idea di cosa diavolo fosse toboaggening.
Simple enough: andare con lo slittino!
In pratica, ogni singola collina (per quante e quanto alte le colline possano essere in Saskatchewan) è occupata da orde di marmocchi bardati per una spedizione in Alaska, genitori esasperati e congelati, e adolescenti con niente di meglio da fare che, tutti insieme allegramente, cercano il modo più originale di uccidersi con uno slittino.
Però è dannatamente divertente.
Soprattutto perché dopo c'è la cioccolata calda di rito, e anche se qui la cioccolata è molto più simile ad acqua sporca, dopo un pomeriggio passato in simbiosi con la gelida neve, qualsiasi cosa pur vagamente calda è la benvenuta.
Prima della neve, però, tutti i Grade 11/12 della Cornerstone sono andati a Regina per una cosa chiamata Future Day: ovvero come sentirti stressato per la scelta del tuo futuro in un'aula congressi.
In pratica, c'erano un sacco di stand con le università che potevi scegliere, ed alcuni che riguardavano i 
lavori. Lo stand migliore era quello di Tim Horton's: TimBits gratis!
Ma ho provato anche una roba chiamata poutine, che non era niente male.

Definition Time!
(Rubato alla Bea perché era una fottutissima figata. Scusa Bea.)
Tim Horton's: il più grande spacciatore di ciambelle e caffè annacquato del Canada; tutti lo amano.
TimBits: mini ciambelline super diabetiche e deliziose. A parte quelle alla ciliegia. Quelle alla ciliegia fanno schifo. Ma quelle al cioccolato sono la fine del mondo!
Poutine: una cosa di cui i Canadesi vanno inspiegabilmente fieri, costituita principalmente da patatine fritte, formaggio fuso e gravy. Avessero lasciato fuori quella stupida gravy, sarebbe stato un piatto fantastico.
Gravy: salsa. Ma non salsa normale, figuriamoci, è fatta con la parte molle del mento di un tacchino. Eeeeew.

Comunque, alla fine, il Future Day è più che altro una scusa per avere la giornata libera. W il Future Day!
A parte che non dovrei lamentarmi, perché abbiamo avuto due long weekends di fila, il che ha portato la settimana scolastica ad essere di tre giorni.
Oh, che stanchezza. Mi sto proprio sprecando.
Seriamente, non faccio un beneamato cazzo, e prendo voti più alti di quelli che prendevo in Italia, come dimostra la mia report card. Yay!
Due settimane fa (credo) era il Remembrance Day, che alla fine sarebbe come il Veterans Day negli US o il Giorno della Memoria da noi. Solo che qui lo prendono mooooolto più seriamente.
Noi guardiamo massimo un film, giusto? Be', qui come prima cosa appena arrivati a scuola ci hanno dato una spilla a forma di papavero rosso, che sarebbe il simbolo dei soldati morti in guerra, dopodiché abbiamo saltato le lezioni per andare ad una specie di Messa/Chapel/Museo della Memoria.
Il tipo che parlava mi ha spaventato, sembrava che volesse farci sentire in colpa per non essere morti ed esortava tutti ad andare ad arruolarsi il prima possibile.
Ma che cazzo.
In più hanno fatto leggere a tutti i Grade 12 una poesia chiamata In Flander's Field, che a quanto pare è l'incubo di tutti gli studenti, che se la sentono ripetere ogni anno, ogni volta in una maniera più pietosa.
Ora però passiamo a qualcosa di più allegro!
Ieri sono andata a casa di J. per una girls night. Ma devo anche raccontare quante pare per arrivare a quella casa.
Dato che è dall'altra parte di Moose Jaw, e non volevo chiedere un passaggio ai miei host parents perché loro odiano dare passaggi, avrei dovuto prendere il pullman. Sì, avrei dovuto.
Peccato che se gli orari del pullman fossero stati scritti in ugrofinnico forse avrei capito meglio.
Non avevo nemmeno idea di dove fosse la fermata, e quando l'ho trovata, ho visto che gli orari erano completamente sfasati, ma vabbè, sarei arrivata un po' presto. Un po' presto di circa mezzora.
Ma nemmeno questo sarebbe stato irrisolvibile, non fosse stato per il fatto che avrei dovuto cambiare pullman, o forse no, dipendeva da come gli girava al conducente e dovevo stare attenta ai numeri!
A quel punto ho semplicemente strappato il foglio degli orari a metà e ho chiamato B. per farmi dare un passaggio.
Fuck yeah.
Per il resto, la serata è andata benissimo. Abbiamo guardato Magic Mike che, per chi non lo sappia, parla di spogliarellisti, quindi non poteva che essere esilarante.
Specialmente perché la madre di J. è un'insegnante alla Cornerstone, e quando è tornata a casa e ci ha visto guardare quel film a dato di matto. Per esempio, si è perfino piazzata a braccia spalancate davanti alla tv facendo cadere un paio di piante.
Llllol!

giovedì 1 novembre 2012

#17

Halloween!
Aka: ulteriore causa del lievitamento dei miei fianchi.
Proprio ora sto mangiando il mio terzo pacchetto di Doritos e no, non mi vergogno nemmeno un po'.
Non contiamo poi tutti gli Aero, Snickers, Oh!Henry, Popcorn Twists, Wunderbar, M&Ms, Kit Kat eccetera eccetera eccetera!
Ma cominciamo dall'inizio, più precisamente, la mattina del 30 Ottobre 2012.
Ora, dato che era mattina, io ovviamente ero come al solito completamente rincoglionita, e da brava zombie non mi accorgevo di nulla che non fosse la mia farina d'avena. Dopo circa mezzora, mi accorgo di una borsa rotonda sul tavolo. Guardo meglio, e c'è una zucca!
Dato che ancora non connettevo, dico: "Perché c'è una zucca sul tavolo?"
Al che il mio host father mi guarda come se fossi ritardata e, mooolto lentamente risponde: "Perché tra poco è Halloween."
Al che la scintilla.
"Woooooo! Intaglieremo una zucca!"
"Col cavolo. Tu intagli la zucca, io mangio i semi."
E questa è la storia della mia zucca, a cui volevo trovare un nome ma poi me ne sono dimenticata, quindi si chiama semplicemente Zucca.


Tra l'altro abbiamo usato Zucca per fare uno scherzo ad Andrea, dato che anche lei aveva una zucca e ci teneva un sacco ad intagliarla, così gliel'abbiamo nascosta e abbiamo mezzo Zucca nella sua camera, così quando è tornata a casa ha pensato che avessimo intagliato la sua zucca senza di lei. Detto così non fa tanto ridere, ma per poco non si è messa a piangere, ed io e i miei host parents non ci reggevamo in piedi dalle risate.
Questo alla vigilia di Halloween!
Ad Halloween, quello vero, sono andata a fare Trick or Treat!
Non c'è paragone tra l'Halloween italiano ed il vero Halloween. Andare di casa in casa e vedersi dare manciate di caramelle gratis non ha prezzo, e sono tornata a casa con due borse piene.
Sono andata con B., e dato che avevo appena visto Rock of Ages avevo deciso di travestirmi da rocker degli anni 80: quando il mio host father mi ha vista, si è spaventato perché gli avevo ricordato un paio di sue ex, con gli orecchini giganti ed i capelli cotonati.
Lui si è travestito da Darth Vader, solo perché non aveva idea di cos'altro mettere.


Anche se a fine serata stavamo gelando, ne è valsa la pena: il mio letto ora è completamente ricoperto di carte di caramelle.
Purtroppo, però, abbiamo dovuto barare.
O meglio, i miei host parents ed io avevamo fatto un patto: se portavo a casa almeno due borse piene di caramelle, allora potevo non mangiare verdura fino a Natale.
Ora, io detesto la verdura. Credo sia una cosa disgustosa e non mi capacito di come il genere umano possa aver anche solo pensato di iniziare a mangiare una cosa tanto rivoltante. Questa, ovviamente, è la ragione per cui dopo le case siamo andati da Walmart a prendere altre caramelle.
Tutto nello spirito di Halloween, però!
Tra l'altro, alcune case lasciavano direttamente delle ciotole piene di caramelle fuori dalla porta, tanto per non alzarsi ogni volta che dei bambini (o due adolescenti drogati di cioccolata) suonavano il campanello. Mosse sbagliata.
Svuotavamo semplicemente la ciotola nella borsa, e la nostra scusa era "Se avanzano, non possono mica mangiarle tutte!".
Ahah, certo, certo. Seems legit.
Dopo Walmart, siamo andati in giro per Drive Thru, ordinando le peggio schifezze con la voce di Darth Vader: immaginatevi i tipi agli sportelli.