martedì 7 agosto 2012

#2

E' ufficiale: partirò il 24 Agosto!
Ancora non so l'orario preciso ed il volo, ma li saprò presto, e non vedo l'ora di dirli anche ai miei host parents. Stamattina mi hanno scritto di nuovo, e la scena è stata a dir poco tragicomica. Sì, perché quel simpaticone del mio host dad aveva scritto che, dato che non avevo ancora ricevuto nulla, gli dispiaceva ma avrebbero ospitato un'altra ragazza, e che potevo riprovare l'anno prossimo.
Poi nella riga sotto ha detto che stava scherzando e di stare tranquilla.
Mai. Mai. Mai fare sarcasmo nelle e-mail. Mai.
La persona dall'altra parte potrebbe essere sull'orlo del morire d'infarto, come me. Devo aver perso minimo dieci anni di vita solo leggendo quella frase!
Ci mancherebbe altro, ormai mi sono affezionata sia a loro che ad Andrea, anche se non li ho ancora incontrati. Sarà anche strano, ma è così.
Comunque, oggi inizierò a preparare la valigia: la cosa positiva dell'andare in un posto così freddo (mi hanno detto che d'inverno si possono raggiungere i -40°, ma continuo a sperare che fossero Fahrenheit!) è che posso farla molto in anticipo, perché tanto devo metterci dentro essenzialmente solo cose invernali.
Tanto per dare un'idea, ho fatto incetta di maglioni di lana ed ho comprato tre cappotti. Tre. Uno dei quali è un giubbino tecnico da sci di discesa, ed io non ho mai fatto sport invernali in vita mia, se si esclude andare a pattinare sul ghiaccio con le amiche.
Per non parlare delle sciarpe: ne ho una, ereditata da mia zia, lunghissima, di lana, e rosa. Tremendamente rosa. Ci tengo a specificare che non sono proprio una fan del rosa, anzi, ma quella sciarpa tiene caldissimo, e piuttosto che ritrovarmi con la faccia blu/violetta, penso proprio che indosserò il rosa senza tanti problemi.
Anche le scarpe non scherzano: stivaletti da trincea foderati di finto pelo. Se avrò freddo con quelli, mi converrà indossare calzini messi a scaldare nel forno a microonde per così tanto che ne usciranno carbonizzati!
Ora, l'ingiustizia della valigia: ne posso portare solo una.
Cioè, sono abituata a viaggiare con una sola valigia, anzi: quando vado con i voli low cost a visitare qualche città per qualche giorno, mi porto solo il bagaglio a mano, ma qui stiamo parlando di dieci mesi, di cui almeno otto richiederanno un armamento da spedizione transiberiana.
Ma questo passi.
Il bagaglio a mano, invece, potrebbe crearmi un po' di problemi. Tutti gli exchange della BEC hanno questo bagaglio a mano: un simpaticissimo zainetto rosso. Niente da ridire, è anche carino per essere lo zaino di un'agenzia (me ne sono capitati di decisamente peggiori), ma io contavo di metterci dentro un sacco di cose, almeno per non avere problemi col peso! Oltre al cambio, i documenti e le altre cose che vanno di solito in un bagaglio a mano, ci devo mettere anche il mio computer e la mia macchina fotografica. Il problema con la macchina fotografica (che d'ora in poi chiamerò Ronald, perché è così che l'ho chiamata u.u) è che è una Reflex, quindi è piuttosto ingombrante, oltre che pesante. Ce l'ho sempre fatta con gli altri viaggi, ma avevo uno zaino più grande e non mi portavo dietro il computer, quindi dovrò farmi venire in mente qualche idea geniale dell'ultimo minuto.
Forse mi conviene chiamare Eta-Beta e chiedergli in prestito il suo gonnellino.
Comunque, l'ancora di salvezza c'è: i pacchi.
Invierò due pacchi: uno per i regali e il cibo ed uno con le scarpe e due cappotti. No comment: il secondo pacco pesa già dieci chili, e non l'ho ancora finito!
D'altronde, però, sono solo piccolissime difficoltà, e mi riesci difficile perfino chiamarle tali: le vere difficoltà arriveranno quando sarò in America e rischierò di prendere un aereo per il Nepal, o quando sentirò parlare una lingua che so essere Inglese ma che non riuscirò a capire, o chissà cos'altro!
L'unica cosa da fare è rimanere positivi, e questa è una cosa che riesco a fare piuttosto bene.
A presto, con altre news!

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